Quando esco con la fotocamera in mano, mi trovo davanti un sistema complesso, un valzer di istanti senza fine, un flusso continuo di persone e cose che, spesso inconsciamente, interagiscono di continuo tra loro. Ed ecco che, senza nemmeno rendermene conto, mi trovo a cercare queste interazioni, questi momenti unici da fermare in un fotogramma. E quando li trovo, alzo la macchina e guardo nel mirino… click! Lo scatto, il rumore dello specchio che si alza e che poi torna a riposo. Finito. L’attimo è preso. O perso.